Il comune di Cantalupo nel Sannio sorge su una piccola collina, sovrastata dal Monte Miletto, nella parte ovest della valle denominata "Piana di Boiano".
Il suo territorio, di forma quasi rettangolare, si estende per 1.551 ettari di cui la maggior parte, (circa il 75%) risulta coltivata, il 20% è improduttivo e solo il 5% risulta edificato. Il comune segna i limiti tra le provincie di ISERNIA e di CAMPOBASSO ed ha un'altezza sul livello del mare di metri 580. Confina, inoltre, con i Comuni di Raccamandolfi, San Massimo, Macchiagodena, Santa Maria del Molise e Castelpetroso.
I principali collegamenti sono costituiti dalla ferrovia ISERNIA-CAMPOBASSO e dalla Strada Statale "Appulo Sannitica". Dotato di una fitta rete viaria interna, risulta però carente di una tangenziale che svincoli il traffico pesante diretto a Roccamandolfi e che, allo stato attuale, si riversa caoticamente per le vie del centro urbano.
Da un punto di vista idrogeologico, dei numerosi corsi d'acqua che lo attraversano, l'unico che assicura una portata d'acqua quasi continua è "il Rio", la cui sorgente è ubicata ai piedi della Montagnola. Nell'intorno del territorio comunale gravitano numerosi nuclei rurali dei quali i principali sono: Rose, Capocci, Rimaldi, Perna, Fonsi, Cutoni, Minni, Giammobili, Colarrè, Puticari, Cristoforo, Scioli, Orri, Bartolomei, Ronallo, Vitilli, Gaglia, Papacci, Raviele, Pioni, Calvario, Berlingieri, Prata, Capodomo, Pepe Coste, Olivieri, Savani, Iacurre e Taverna. Per la maggior parte gli stessi risultano costuiti da agglomerati di poche case, sparse o a schiera, in parte distrutte o abbandonate a causa del fenomeno dell'emigrazione sviluppatosi crescemente negli ultimi venti anni e arrestatosi solo di recente. (Tra tutte, la Frazione Taverna occupa un posto di"Prima Linea", sia per la sua posizione topografica che per numero di abitanti.
Posizionata, infatti, lungo la Statale Appulo-Sannitica, ha assunto nel tempo un carattere predominante rispetto alle altre, sviluppandosi sempre più ed allargando l'esercizio delle sue attività commerciali. Vi si trovano infatti diverse rivendite di generi alimentari, di generi di monopolio, un deposito di bevande gassate, un bar, un distributore per il rifornimento dei carburanti ed una scuola elementare. Esistono inoltre delle piccole industrie manifatturiere per la lavorazione dei prodotti caseari, due lanifici, un complesso molitorio, dei laboratori per la lavorazione dei marmi, un'officina meccanica ed una carrozzeria per auto Nella parte alta della borgata sorge, infine, la chiesetta del Carmine che, nei giorni di festa, accoglie i fedeli di tutte le case sparse che gravitano nei dintorni.
Dotata, quindi, di tutti i servizi primari, la Frazione Taverna costituisce un piccolo borgo autosufficiente destinato nel tempo ad un continuo e più crescente sviluppo.)